Sinopsis
La raccolta del libro più discusso degli ultimi tempi! I tre libri in un unico ebook.
Esiste davvero l’amore ideale? Inteso come sentimento che dura per sempre, quello che ti fa brillare gli occhi al solo nominare il nome di chi ami, che ti mette di buon umore al solo guardarla/o, e ti provoca sempre nuove emozioni anche dopo anni?
Oggi, vista la facilità con la quale ci si prende e ci si lascia senza pensarci più di tanto, senza provare il minimo scrupolo verso figli e compagna/o, sembrerebbe di no.
In questi ultimi anni il rapporto uomo-donna sta sempre più recependo quella che è sempre stata una prerogativa del mondo gay: la promiscuità (non strettamente intesa come abitudini sessuali).
Fra le tantissime storie gay inviatemi, il denominatore comune a tutte è questa estrema necessità di cambiare alla ricerca del partner ideale (si usa dire) e solo una percentuale irrisoria, mi baso ovviamente su ciò che ho letto, di coppie gay si amano per tutta la vita.
Mi ha stupito non poco invece, constatare che il sentimento nato fra due maschi, uno dei quali credutosi da sempre eterosessuale e l’altro da sempre consapevole della propria omosessualità risulta molto più forte dei precedenti (ancora oggi ho i brividi nel vedere, come a distanza di ormai nove anni, Mario e Roberto ancora si guardano).
Ciò mi ha portato a pensare che la differenza stia tutta nella complicità che si viene a creare.
Nell’unione tradizionale, prima o dopo l’amore va a esaurirsi, le differenti affinità e i piccoli difetti sui quali si sorvolava s’ingigantiscono fino a implodere. E come detto, a differenza di qualche generazione fa, oggi non ci si pone il problema di mantenere fede al vincolo col quale ci si è uniti.
Pezzo di carta, che per tanti anni è stato l’alibi delle coppie gay, per mascherare la voglia di cambiamento.
Questa nuova - sono sempre esistite coppie etero/bisex-gay, ma erano relazioni sessuali al termine delle quali ognuno tornava alla propria vita - tipologia di coppia invece, sembra più funzionale. E non avendo più remore nel convivere, da considerare vere e proprie relazioni.
La persona omosessuale nell’etero vede ciò che ha sempre sognato: il prototipo di maschio (ininfluente ciò che si fa sotto le lenzuola), la guida, colui al quale delegare le decisioni importanti, la metà forte della coppia, in pratica… la sicurezza.
L’etero di contro, consapevole di questo ritrovato ruolo, ne è lusingato ed è invogliato a mantenerlo. E poi, raramente soffre di gelosia. Certo, mica può, lui maschio, essere geloso di un uomo?
La complicità nello scoprire i comuni difetti e le simili esigenze, interessi e gusti comuni fanno il resto.