Operette Morali

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Sinopsis

Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, comprendente sia dialoghi che novelle, scritta tra il 1824 e il 1831. La pubblicazione definitiva è avvenuta a Napoli nel 1835. Le tematiche principali che attraversano l'intera opera sono: una dura critica nei confronti dell'ottimismo di stampo ottocentesco e nella sua cieca fiducia verso un ineluttabile progresso dell'umanità, l'illusione della felicità, la noia a cui cerchiamo invano di sfuggire, il rapporto fra l'uomo e la Natura. Al centro di tutto troviamo la ragione, l'unico strumento che, secondo il poeta, può salvarci dalla disperazione.





Giacomo Leopardi nasce a Recanati, all'epoca appartenente allo Stato Pontificio, il 29 giugno 1798. Primo di dieci figli e di nobili origini riceve, grazie alla ricchissima biblioteca familiare e ai suoi precettori, un'ottima educazione classica e filosofica. Già cagionevole di salute e di costituzione mal ferma finisce, con uno studio da lui stesso definito “matto e disperatissimo”, per compromettere irrimediabilmente le sue condizioni di vita. Oppresso dall'autorità paterna e soprattutto materna cerca presto di lasciare il “natio borgo selvaggio” al fine di conoscere e farsi conoscere. Viaggia molto (Roma, Milano, Bologna, Firenze, Pisa) e ama altrettanto senza però essere corrisposto. Trova, infine, nella fraterna e profonda amicizia con il giovane esule napoletano Antonio Ranieri un porto sicuro dove beneficiare di conforto e sostegno. Tra le sue opere più importanti qui ricordiamo i Canti e lo Zibaldone. Muore a Napoli il 14 giugno 1837. Nel 2014 Mario Martone ha portato sul grande schermo la vita dell'immortale poeta nel film Il giovane favoloso.